Victor Fotso Nyie
(Douala, Camerun, 1990)

Rêve lucide, 2021


Ceramica e oro
42 x 32 x 35 cm
[Photo: Carlo Favero. Courtesy Victor Fotso Nyie e P420, Bologna]


Victor Fotso Nyie nel suo lavoro dimostra un forte legame con le sue origini ma sottolinea al contempo la necessità di un dialogo pacifico con le identità culturali degli altri, unendo stilemi del suo paese d’origine (il Camerun) con stilemi occidentali (la tecnica della ceramica italiana da lui appresa dopo essersi trasferito in Italia).

Il titolo dell’opera Rêve lucide è anche il titolo della prima mostra personale dell’artista, tenutasi alla galleria P420 di Bologna nel 2023, e costituita da questa e altre simili sculture in terracotta eseguite tra il 2021 e il 2023: adagiate su basamenti in mattoni e su un letto di terra, le sculture sono disposte nello spazio secondo un ordine narrativo non lineare né gerarchico. Con un linguaggio plastico intriso di realismo magico, Fotso Nyie impiega l’argilla come veicolo di trasmissione di immagini e racconti, e come luogo di incontro con gli spiriti degli antenati – incontro che avviene attraverso la dimensione del sogno, un universo onirico in cui memorie personali e collettive si mescolano. Realizzate in un’argilla dalla tonalità scura e dalla finitura cerata liscia, sottoposta a una doppia cottura, tali figure antropomorfe sono intrise di rimandi e sensibilità appartenenti alla cultura vernacolare panafricana e in particolare alla sapienza spirituale dell’Africa occidentale. Sono per lo più autoritratti ingegnosamente combinati con figure che riprendono le forme delle sculture tradizionali provenienti dall’Africa sub sahariana: riproduzioni infedeli di statuette di legno trovate in mercatini urbani o reperite negli archivi dei musei etnografici. Sembrano intrecciare narrazione biografica e memoria collettiva di un trauma storico: quello ereditato dal violento saccheggio del patrimonio artistico durante le conquiste coloniali e il governo indiretto, ora oggetto di disputa nei musei europei.

Victor Fotso Nyie nasce nel 1990 a Douala, in Camerun; attualmente vive a Faenza. Tra le mostre recenti ricordiamo quelle presso: XIX Festival Internazionale delle Arti dal Vivo, Forlì (2023); P420, Bologna (2023); Palazzo Ducale, Genova (2023); Centro Internazionale d’Arte Contemporanea, Roma (2023); Rocca San Giovanni, Chieti (2022); Museo Diocesano, Faenza (2022); Bloom Galerie, Saint-Tropez (2022); Mattatoio, Roma (2022); Off Gallery, Bologna (2022); Pinacoteca di Pieve di Cento (2022); Muciaccia Contemporary, Roma (2022); Istituto italiano di Cultura, Parigi (2022); Galleria Comunale d’Arte della Molinella, Faenza (2022).


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