
Two boys smoking in Central Park, N.Y.C. 1963, 1963
Stampa ai sali d’argento
37,5 × 37,8 cm (immagine); 62,9 × 52,7 × 3,8 cm (con cornice)
Ed. 49 di un’edizione di 75. Stampata da / Printed by Neil Selkirk
[Photo: Courtesy David Zwirner]
Diane Arbus è una delle artiste-fotografe più influenti del XX secolo. I suoi scatti testimoniano i vari volti della società americana del dopoguerra al fine di mettere in discussione ciò che l’osservatore pensa di sapere su identità, genere, razza, apparenza. Arbus fotografava spesso per strada e nei parchi di New York. Di solito non conosceva i soggetti: li fermava, parlava con loro e iniziava a scattare, catturandoli in una vasta gamma di posture ed espressioni. Tornata in studio, sceglieva l’immagine che più delle altre le trasmetteva la sensazione di non convenzionalità, stranezza, drammaticità, esclusione nella vita di tutti i giorni.
In Two boys smoking in Central Park, N.Y.C. 1963, due ragazzini di colore, soli nel parco, fumano atteggiandosi da adulti con in mano l’uno una bottiglia di birra e l’altro sacchetti probabilmente con del cibo. A essere evocato è il degrado, l’isolamento e la povertà in cui questi soggetti si trovavano a vivere. Questo stesso scatto, nel 1972, è stato esposto nella storica retrospettiva postuma dedicata alla fotografa dal Museum of Modern Art di New York, curata da John Szarkowski, il leggendario direttore della fotografia del museo. Fu la mostra personale più frequentata nella storia dell’istituzione.
Diane Arbus ha studiato fotografia con Berenice Abbott, Alexey Brodovitch e Lisette Model e ha pubblicato le sue prime fotografie su “Esquire” nel 1960. Nel 1963 e nel 1966 le fu assegnata la borsa di studio John Simon Guggenheim e fu una dei tre fotografi inclusi nella leggendaria mostra “New Documents” al Museum of Modern Art di New York nel 1967. Un anno dopo la sua morte, fu inclusa nella Biennale di Venezia e fu la prima fotografa a essere premiata.
Tra le numerose retrospettive a lei dedicate si ricordano quelle presso il Museum of Modern Art di New York nel 1972 (itinerante attraverso gli Stati Uniti e il Canada dal 1972 al 1975), il San Francisco Museum of Modern Art nel 2003 (itinerante negli Stati Uniti e in Europa fino al 2006); il Jeu de Paume di Parigi nel 2011 (itinerante a Winterthur, Berlino e Amsterdam fino al 2013); il Met Breuer di New York nel 2016 (itinerante al San Francisco Museum of Modern Art, al Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires Malba e alla Hayward Gallery di Londra fino al 2019), lo Smithsonian American Art Museum di Washington nel 2018-2019, l’Art Gallery of Ontario di Toronto nel 2020 (itinerante al Louisiana Museum of Modern Art di Humlebæk e al Montreal Museum of Fine Arts fino al 2023), al LUMA di Arles nel 2023. Oltre alle numerose istituzioni di tutto il mondo che possiedono sue fotografie nelle loro collezioni, nel 2007 il Metropolitan Museum of Art ha acquisito l’archivio completo dell’artista.