Encausto su carta e stracci 400 g, montato su barre di metallo, piccoli magneti, base di legno
180 × 240 × 120 cm; 206 × 40 cm (ciascuna base in legno)
[Photo: © Markus Woergoetter. Courtesy Anna Boghiguian e KOW Gallery, Berlino]
Anna Boghiguian è un’artista di origini armene, vincitrice nel 2015 del Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e proclamata nel 2023 vincitrice del 30° Wolfgang-Hahn-Prize of the Society for Modern Art al Museum Ludwig a Colonia. Dall’inizio degli anni settanta ha scelto il nomadismo come principio di vita e di lavoro. La diaspora della famiglia, l’ambiente multiculturale nel quale è cresciuta, la cittadinanza canadese e i viaggi intorno al mondo hanno informato le sue opere dove riflessioni sulla vita nomade e precaria dei nostri tempi si intrecciano a lucide analisi dei fenomeni migratori, dell’espansionismo coloniale e della ciclicità della storia. Come artista nomade, racconta anche aspetti di diversi contesti caratterizzati da disuguaglianze e oppressioni. Le opere scaturiscono infatti dall’osservazione della condizione del conflitto sociale nel mondo contemporaneo durante la globalizzazione.
Back to the Roots, con i suoi molteplici personaggi disegnati a encausto con un tratto espressionista e con colori saturi, sottolinea l’importanza di non dimenticare le radici da cui proveniamo, le quali devono rimanere l’essenza del nostro essere nel mondo.
Figlia di un orologiaio armeno, Anna Boghiguian ha studiato scienze politiche e arte all’American University del Cairo negli anni sessanta. Si è trasferita in Canada nel 1970 dove ha studiato arte e musica alla Concordia University di Montreal. Dall’inizio degli anni settanta, pur mantenendo lo studio e la casa al Cairo, vive e lavora nomadicamente tra Europa, Asia, Africa e nelle Americhe. Il suo lavoro è stato presentato in importanti mostre personali in tutto il mondo, tra cui quelle alla Power Plant di Toronto (2023), alla Kunsthaus Bregenz di Venezia (2022), all’IVAM di Valencia (2021), allo SMAK di Gand (2020), alla Tate St Ives (2019), al New Museum (2018) e al Museum der Moderne, Salisburgo (2018), e in numerose mostre collettive internazionali, tra cui la 22a Biennale di Sydney (2020), il Castello di Rivoli, Torino (2019), il Museum of Modern Art, New York City (2017) e dOCUMENTA (13), Kassel (2012). Nel 2015 Boghiguian ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e nel 2024 riceverà il 30° Wolfgang-Hahn-Prize of the Society for Modern Art al Museum Ludwig a Colonia.