Becoming, 2015
Installazione video (3 video a canale singolo) e sfera in fibra di vetro
100 cm (diametro sfera), dimensioni complessive variabili
Ed. 3/5 di un’edizione di 5 + 1 AP
[Photo: Francesco Allegretto. Courtesy Morteza Ahmadvand]
La ricerca di Morteza Ahmadvand riflette sulla possibile convivenza tra culture e sulla necessità di abolire distinzioni e gerarchie tra popoli ed esseri umani.
Becoming si compone di tre video proiettati su altrettanti schermi, ciascuno dei quali mostra uno dei tre simboli delle principali religioni abramitiche: la croce cristiana, una stella di David, e un cubo raffigurante la Kaaba islamica. I tre simboli ruotano lentamente per poi trasformarsi nella stessa forma, una sfera, del tutto simile a quella in fibra di vetro, posta al suolo, al centro dello spazio circoscritto dagli schermi. La sfera rinvia al pianeta Terra che dovrebbe accogliere tutti gli esseri viventi, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, e religione. Becoming desidera quindi incoraggiare la convivenza tra culture e il raggiungimento di un’unità nel tumulto politico-culturale attuale. In occasione della Biennale di Venezia del 2019, Becoming è stata esposta all’interno della mostra THE SPARK IS YOU: Parasol unit in Venice al Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello”.
Nato a Khorramabad, in Iran, Morteza Ahmadvand lavora e vive a Tehran. È un artista multimediale e regista, e ha conseguito un Master presso l’Università di Theran. I suoi video parlano di libertà e cambiamenti generazionali. Il percorso artistico di Ahmadvand è iniziato con la pittura e tracce dei suoi gesti pittorici possono essere rintracciate nei suoi video in quanto possiedono caratteristiche che alludono alla pittura. Ha partecipato a numerose mostre personali in gallerie e musei, tra cui Becoming, Etemad Gallery, Tehran, 2018; To become, Etemad Gallery, Tehran, 2014; Regards Persans, Musée de la Chasse et de la Nature, Parigi, 2013; Video Installation Exhibition, Etemad Gallery, Tehran, 2011; Painting Exhibition and The Visual Art Gallery, University of Tehran, Tehran, 2009.