Ottone, piuma naturale
112 × 65 × 21 cm
[Photo: Archives Mennour. ©️ Petrit Halilaj. Courtesy Petrit Halilaj e Mennour, Parigi]
Il lavoro di Petrit Halilaj è profondamente legato alla storia recente del suo Paese natale, il Kosovo, e alle conseguenze delle tensioni culturali e politiche di quel luogo.
Cresciuto in un villaggio rurale del Kosovo durante la guerra serbo-kosovara, Halilaj fuggì con la famiglia dopo che la sua casa fu rasa al suolo: nelle sue installazioni e sculture, esplora questa storia personale e costruisce abitazioni e rifugi che simboleggiano lo spazio personale che gli è stato sottratto da giovane. Here to Remind You (Meleagris Gallopavo) deriva infatti dall’installazione presentata dall’artista alla Biennale di Berlino del 2010, nella quale ha esposto una replica della casa costruita dalla sua famiglia dopo la guerra, all’interno e intorno alla quale le galline del pollaio erano state lasciate libere. Nella solitudine della sua infanzia, le galline hanno avuto un ruolo importante, quasi amicale. Per questa ragione ricorrono nel suo lavoro, visualizzate in forma “viva”, come esseri ibridi e deformi, che proteggono l’uomo qualoraquest’ultimo rispetti la natura.
Petrit Halilaj attualmente vive e lavora tra Germania, Kosovo e Italia. Ha rappresentato il Kosovo alla 55a Biennale di Venezia nel 2013. Ha ricevuto il Mario Merz Prize e la menzione speciale della giuria alla 57a Biennale di Venezia nel 2017. Halilaj ha tenuto mostre personali al Fries Museum, Leeuwarden; Tate St Ives, Regno Unito; Palacio de Cristal, Museo Reina Sofia, Madrid; New Museum, New York; Fondazione Merz, Torino; Hammer Museum, Los Angeles; Paul Klee Zentrum, Berna; Pirelli HangarBicocca, Milano; Kölnischer Kunstverein, Colonia; Bundeskunsthalle, Bonn; Fondation d’Entreprise Galeries Lafayette, Parigi; Galleria Nazionale del Kosovo, Pristina; Kunsthalle Sankt Gallen; Kunsthalle Lissabon, Lisbona; WIELS, Bruxelles. Il suo lavoro è stato esposto in mostre collettive alla 15a Biennale di Lione, al Louisiana Museum in Danimarca, al Palais de Tokyo a Parigi, al MAK Center for Art and Architecture a Los Angeles, a Palazzo Grassi, Collezione Pinault, a Venezia, al NEON a Mykonos, in Grecia, e al Westfälischer Kunstverein a Münster.