Irene Dionisio
(Torino, Italia, 1986)

Natura Morta, 2023


Sei quadretti digitali
Site-specific
[Photo: © Paolo Properzi. Courtesy Irene Dionisio]


Autrice, regista ed artista visiva, Irene Dionisio nelle sue opere, video-installazioni e documentari, affronta delicate e attuali questioni sociali tra cui il ruolo dell’intellettuale, la condizione della donna, la migrazione, l’ambiente, nonché le potenzialità e i pericoli insiti nelle nuove tecnologie. 

L’opera Natura Morta trae ispirazione dalle storie di chi ha visto morire di Covid-19 i propri familiari e non ha potuto essere loro vicino durante la loro degenza in ospedale, se non attraverso strumenti digitali come telefonini e tablet. Dionisio ha realizzato sei dipinti digitali raffiguranti nature morte animate che includono alcuni oggetti restituiti alle famiglie dopo la scomparsa di un loro caro. Da reali, questi oggetti diventano digitali, così come l’ultima traccia delle persone a cui appartenevano è stata puramente digitale. L’opera rinvia al contempo ai pericoli insiti nel digitale, che anestetizza il dolore e lo allontana dalla nostra percezione. 

Irene Dionisio attualmente vive e lavora a Torino. Tra i musei e le gallerie in Italia e all’estero dove ha esposto, si ricordano: ArtOmi, New York; Ocat, Shanghai; Castello di Rivoli, Torino; Accademia delle Belle Arti, Torino; Pac, Milano; Villa Arson, Nizza; Palazzo Grassi, Venezia; Museu Berardo, Lisbona; MAMbo, Bologna; Centre d’Art Contemporain, Ginevra. Della sua produzione fanno parte anche i film La fabbrica è piena (2011), Sur les Traces de Lygia Clark (2012), Sponde (2015), proiettati in numerosi festival internazionali. Il suo primo film Le ultime cose (Tempesta, Rai Cinema) è stato presentato alla Settimana della Critica di Venezia e distribuito da Istituto Luce Cinecittà nel 2017. Nello stesso 2017 è vincitrice del Nastro d’Argento Speciale per la Sceneggiatura, nel 2020 del Premio Giuseppe Bertolucci per l’Innovazione Artistica e nel 2021 dell’American Dream for Artist Grant.