Patricia Kaersenhout
(Den Helder, Amsterdam, Paesi Bassi, 1966)

Food for thought, 2021


Tessuti
197 × 195 cm
[Photo: © Aatjan Renders. Courtesy patricia kaersenhout]


Nata nei Paesi Bassi ma discendente da genitori del Suriname (in America meridionale), patricia kaersenhout sceglie, come filo conduttore del suo lavoro, la diaspora africana e il suo rapporto con il femminismo, dal quale prende ispirazione per sottolineare l’importanza delle donne all’interno della società. 

Food for thought ricorda infatti l’importanza della donna come prima fornitrice di cibo e dunque quale strumento per la crescita fisica dell’umanità ma anche per lo sviluppo del pensiero.

patricia kaersenhout vive e lavora ad Amsterdam. Dal 2009 il suo lavoro è stato presentato alle Biennali di Venezia, Pechino, Australia e Dakar. Nel 2011-2012 ha tenuto una mostra personale al C&H ArtSpace di Amsterdam. Seguono due mostre a New York. Insieme all’artista Jeannette Ehlers le è stato commissionato il film di apertura del Black Magic Woman Festival 2012. Cinema Zuid le chiede di realizzare un cortometraggio sul significato politico del colore della pelle, che viene proiettato in anteprima a EYE, Amsterdam. Nel 2013 il Tropenmuseum di Amsterdam le ha commissionato un’installazione artistica per la mostra “Black & White”. Insieme alla studiosa Temi Odemosu nel 2014 ha dato vita a una mostra a Copenaghen sul corpo femminile nero con la partecipazione di dodici artiste di colore.