Credenza Thonet B 108, bronzo, cinture da uomo in pelle nera
90 x 134 x 39 cm (credenza); 40 x 40 x 40 cm (belts ball)
[Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio. Courtesy Monica Bonvicini e GALLERIA CONTINUA, by SIAE 2021]
Monica Bonvicini esplora i rapporti tra uomo/donna, istituzione/individuo, architettura/percezione, museo/opera/visitatore, ma anche temi quali la domesticità, l’isolamento, il prendersi cura.
Home Is Where You Leave Your Belt è costituita da una credenza Thonet B 108, ideata nel 1930-1931 da Michael Thonet, importante ebanista austroungarico, che rinvia pertanto a uno specifico mondo – quello legato al Bauhaus – molto maschilista. Sulla credenza, costituita dal leggero acciaio curvato, l’artista ha poggiato un grande e pesante gomitolo di cinture nere da uomo in bronzo, identiche alla cintura che avvolge la parte inferiore di una delle quattro gambe in acciaio del mobile. A essere evocata è una moltitudine di uomini che, entrati nello spazio domestico, si sono tolti i pantaloni, suggerendo uno stato di predominio maschile e di possibili soprusi e violenze degli uomini contro le donne.
Monica Bonvicini vive e lavora a Berlino. Dal 2003 insegna Arti performative e Scultura all’Accademia di Belle Arti di Vienna e dal 2017 Scultura all’Universität der Künste di Berlino. Ha ottenuto diversi premi, tra cui il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia (1999); il Preis der Nationalgalerie für junge Kunst (2005) e il Premio Oskar Kokoschka (2020). Il suo lavoro è stato presentato in molte biennali, tra cui Berlino (1998, 2004, 2014), la Triennale di Parigi (2012), Istanbul (2003, 2017), Gwangju (2006), New Orleans (2008) e Venezia (1999, 2001, 2005, 2011, 2015). Ha tenuto mostre personali in importanti istituzioni tra cui: Palais de Tokyo, Parigi (2002); Art Institute of Chicago (2009); Kunsthalle Fridericianum, Kassel (2011); Belvedere 21, Vienna (2019). Nel 2012 Bonvicini è stata nominata Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.