Legno, colla e piastrelle in ceramica
111 x 48 cm
[Photo: Rémi Lavalle. Courtesy: Zhanna Kadyrova e GALLERIA CONTINUA]
Ripensare il passato di ogni comunità, recuperare, riutilizzare, ridistribuire, sono le parole d’ordine della ricerca di Zhanna Kadyrova.
Made in Brazil Series #6 fa parte di un progetto più ampio, intitolato Second Hand (2014-ancora in corso), di cui un esemplare è stato esposto alla Biennale di Venezia nel 2019. Questo progetto iniziò poco prima che l’Ucraina introducesse la decomunizzazione, un processo destinato a cancellare ogni traccia del passato sovietico del paese. Alla fine degli anni Cinquanta le piastrelle in smalto, materiale utilizzato nei mosaici nelle basiliche bizantine e in seguito nelle chiese ortodosse, furono introdotte nei territori sovietici, destinate a rivestire le facciate in cemento grigio, simbolo della modernità. Associando metaforicamente l’atto di reimmaginare un edificio a quello di riutilizzare capi di abbigliamento, Kadyrova utilizza le piastrelle di edifici distrutti, abbinandole a pesanti materiali edili come calcestruzzo e cemento, per realizzare abiti-sculture, convinta della necessità di memoria e di reimmaginazione delle tradizioni architettoniche di ogni comunità. In particolare, Made in Brazil Series #6 è stata realizzata a San Paolo nel 2014 con piastrelle di seconda mano utilizzate in Brasile per rivestire le pareti di negozi, caffè ed edifici locali.
Zhanna Kadyrova vive e lavora a Kiev, in Ucraina. La sua arte include fotografia, video, scultura, performance e installazione. Sviluppa spesso progetti site-specific. Le opere di Kadyrova sono una riflessione critica sull’era post-sovietica. Il materiale con cui sceglie di lavorare è da lei considerato testimonianza delle trasformazioni globali del XX secolo: cemento, ceramica, resina, metallo. Questi materiali provengono da un vocabolario edile e stanno letteralmente costruendo le basi della nostra complessa società odierna. Il suo lavoro è stato esposto in occasione di mostre personali e collettive, così come nelle seguenti biennali: Moscow Biennale of Contemporary Art (2007, 2013), Biennale di Venezia (2013, 2015, 2019), Kyiv Biennial (2015, 2016, 2017).