Inkjet print in colors on Hahnemüle German etching paper
130 x 95 cm
Ed. 78/100 of an edition of 100 + 25 AP
[Photo: Ela Bialkowska, OKNO Studio, © ADAGP, Paris. Courtesy Pascale Marthine Tayou and GALLERIA CONTINUA, by SIAE 2021]
Dopo aver denunciato la corruzione del governo e la mancanza di rispetto per i diritti umani e la libertà di parola in Cina, Ai Weiwei è stato arrestato, picchiato, messo in isolamento e gli è stato vietato di viaggiare. La sua attività di dissidente è andata di pari passo con la sua carriera artistica. La sua produzione ci permette di esplorare il suo rapporto ambivalente sia con la cultura occidentale che con quella del suo Paese, combattuto tra un radicato senso di appartenenza e un altrettanto forte impulso a ribellarsi.
Bombs (2020) è una stampa che raffigura una raccolta di armi convenzionali e armi di distruzione di massa. Fa parte di una serie di opere dell’artista relative a conflitti politici e guerra, che hanno provocato enormi vittime e lo sfollamento di più di 70 milioni di rifugiati. Le 50 bombe qui raffigurate, sviluppate da una varietà di paesi, vanno da una granata del 1911 a un missile nucleare guidato creato nel 2019. Oltre a questa stampa, Bombs è stata realizzata nel 2020 come una monumentale installazione di carta da parati esposta al Mildred Lane Kemper Art Museum a Washington, e come parte dell’opera site-specific intitolata History of Bombs, installata nell’atrio dell’Imperial War Museum di Londra.
Ai Weiwei lives and works in Portugal. Major solo exhibitions include those at Albertina Modern, Vienna (2022); Serralves Museum, Porto (2021); Imperial War Museum, London (2020); K20/K21, Düsseldorf (2019); Mucem, Marseille (2018); PROA, Buenos Aires (2017); Sakip Sabanci Museum, Istanbul (2017); Public Art Fund, New York (2017); Israel Museum, Jerusalem (2017); Palazzo Strozzi, Florence (2016); Helsinki Art Museum, Helsinki (2016); Royal Academy, London (2015); Martin Gropius Bau, Berlin (2014); Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C. (2012); Tate Modern, London (2010) and Haus der Kunst, Munich (2009). Among numerous awards and honours, in 2022 he won the Praemium Imperiale, a global arts prize awarded annually by the Japan Art Association. His human rights work has been recognised through the Václav Havel Prize for Creative Dissent in 2012 and Amnesty International’s Ambassador of Conscience Award in 2015.