Binta Diaw
(Milan, Italy, 1995)

Naître au monde, c’est concevoir (vivre) enfin le monde comme relation #1, 2022


Water, synthetic hair, metal structure
93 × 113 × 48 cm
[Photo: © Antonio Maniscalco. Courtesy Binta Diaw and Prometeo Gallery Ida Pisani, Milan-Lucca]


Binta Diaw è un’artista italiana di origini senegalesi, candidata per il Premio MAXXI 2024. Tema cardine della sua ricerca è il corpo nero, la migrazione, il processo di liberazione.
Naître au monde, c’est concevoir (vivre) enfin le monde comme relation #1 associa la crescita simbiotica delle piante tropicali delle mangrovie con l’idea di una collettività che dovrà crescere promuovendo l’alleanza tra i popoli. La mangrovia è lo storico rifugio dei Cimarroni (gli africani precedentemente schiavizzati, organizzatisi poi in comunità indipendenti sotto i suoi rami), nonché un’entità che cresce a latitudini marginali, con radici plurime e sistemiche. La scultura rinvia alla mangrovia mediante capelli intrecciati che, come le tradizionali acconciature delle donne nere, sono simbolo di percorsi di resistenza.

Binta Diaw currently lives and works in Milan. In 2022 she was the first winner of the Franco-Italian Pujade-Lauraine prize. Recent exhibitions include those held at: Madre, Naples (2022); Centrale Fies, Dro (2022); Galerie Cécile Fakhoury, Dakar (2022); Bungalow ChertLüdde, Berlin (2022); Casa Testori, Milan (2022); Italian Cultural Institute, Paris (2022); MA*GA, Gallarate, Milan (2020), Savvy Contemporary, Berlin (2019).